Si dimette l’arbitro teramano Calvarese: “Problemi personali e di lavoro”

Appena qualche giorno fa al Premio Rodomonti si dichiarava contento di poter dirigere ancora con la deroga

TERAMO – Appena sei giorni fa, dal palco del Premio Rodomonti in piazza Sant’Anna, aveva ribadito la sua partecipazione, in deroga, alla Serie A quale uno degli elementi con maggior esperienza ormai nella direzione di gara. E invece ieri, con una comunicazione per iscritto al presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange, l’arbitro teramano Gianpaolo Calvarese, 45 anni, ha deciso di smettere.

Si è dunque dimesso irrevocabilmente, nonostante potesse ancora arbitrare grazie alla seconda deroga consecutiva favorita dalla sospensione delle ‘dismissioni’ dalla Can per il Covid. Calvarese, nella massima categoria arbitrale dal 2008-2009, ha diretto 156 partite tra Serie A e B. Dietro la decisione, ufficialmente, ci sarebbero motivazioni personali ma sono diverse le voci che lo vorrebbero più impegnato nell’azienda di famiglia, che produce integratori, e, secondo quanto riferiscono alcuni organi di informazione questa mattina, questo potrebbe creare conflitti di interesse con le società calcistiche della Serie A e della Serie B. C’è anche chi ha accostato queste dimissioni all’intenzione dell’arbitro teramano di entrare nel calcio delle società e di un suo interessamento all’ingresso nella Teramo Calcio, che però il diretto interessato ha smentito.